La scultura di San Bartolomeo nel Duomo di Milano è una delle opere più strane del Mondo. Un’opera strabiliante che rappresenta l’apostolo in piedi con in mano il vangelo e la sua pelle portata come un mantello.
Secondo la tradizione, Bartolomeo dopo la Resurrezione di Cristo si recò in Siria, convertì molte città e fu ucciso dal fratello del re dopo essere stato torturato in questo modo terribile
Michelangelo Bonarroti fu il primo a rappresentarlo con la sua pelle nel Giudizio Universale, prima, infatti, era dipinto come un uomo con un coltello, strumento del suo martirio.
La scultura è firmata Marco d’Agrate artista nato e cresciuto nella Milano leonardesca. L’artista nella firma ai piedi della statua, con poca modestia, si paragona a Prassitele, famosissimo scultore dell’Antica Grecia.

L’opera è una perfetta rappresentazione del corpo umano, si possono osservare i muscoli, i tendini e le vene in modo estremamente realistico.
In quel periodo, gli scienziati studiavano e dissezionavano i cadaveri e nel 1543 fu pubblicato il primo libro di anatomia di Andrea Vesalio.
La scultura si trovava all’esterno del Duomo, ma ben presto divenne oggetto di attenzioni e fu spostato all’interno nel XVII secolo.