La Sinagoga di Milano, situata in via della Guastalla 19, è un gioiello architettonico che incarna la ricca storia ebraica della città. Costruita nel 1892, questa struttura straordinaria rappresenta un importante centro di culto e un simbolo della comunità ebraica di Milano.
Nell’Ottocento, Milano vide un notevole aumento della sua popolazione ebraica. Questo aumento demografico portò alla necessità di creare un luogo di culto adeguato per soddisfare le esigenze spirituali di una comunità in crescita. Fu grazie al generoso lascito testamentario di Salomone Ottolenghi, un ricco commerciante ebreo di origini veneziane, che questo ambizioso progetto divenne possibile. Nel suo testamento, Ottolenghi destinò 200.000 lire “alla costruzione di un Tempio Israelitico in questa città di Milano,” avviando così il processo di costruzione della Sinagoga.
Il progetto per la Sinagoga di Milano fu affidato all’acclamato architetto Luca Beltrami, noto per i suoi contributi significativi nel campo dell’architettura e del restauro. Beltrami aveva precedentemente lavorato al restauro del Castello Sforzesco e alla creazione di spazi pubblici iconici come piazza La Scala. La sua esperienza e il suo talento furono essenziali per la creazione di una sinagoga che rispecchiasse la dignità e la bellezza del culto ebraico.
La Sinagoga di Milano è un esempio straordinario di architettura eclettica. La sua facciata, sebbene sia stata danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale, conserva ancora molti dei suoi elementi originali. L’edificio fonde elementi architettonici di diverse tradizioni, creando un ambiente unico e suggestivo. La sinagoga presenta dettagli gotici e romanici, così come influenze orientali, creando una struttura che riflette la diversità e la profondità della cultura ebraica.