Bob Noorda è una figura di spicco nel mondo del design, particolarmente noto per il suo contributo rivoluzionario alla segnaletica della metropolitana di Milano. Nato in Olanda, Noorda si trasferì a Milano negli anni ’60, dove iniziò la sua carriera come freelance presso la Pirelli. Fu proprio in questo periodo che ebbe l’opportunità di collaborare al progetto della metropolitana di Milano, un’opera ambiziosa che avrebbe definito il paesaggio urbano della città.
Il progetto della segnaletica per la metropolitana rappresentò un punto di svolta nel design urbano. Noorda lavorò insieme allo Studio Albini di Franco Albini, Franca Helg e Antonio Piva per integrare il design architettonico con la segnaletica, adottando una filosofia razionalista che rifletteva la sua visione modernista.
L’intuizione geniale di Noorda fu quella di migliorare la leggibilità della segnaletica, inserendo il nome della stazione su ogni fascia colorata ogni cinque metri lungo il percorso della metro. Questa scelta consentiva ai passeggeri di identificare facilmente la loro destinazione anche quando il treno era in movimento. Per garantire una chiara leggibilità, Noorda personalizzò il font utilizzato, creando una variante dell’Helvetica con 64 lettere e segni disegnati a mano.
L’importanza e l’innovazione di questo progetto non sono sfuggite al resto del mondo. Città come New York hanno preso spunto dal design della metropolitana di Milano per migliorare la loro rete di trasporti. Nel 1964, Noorda e Albini furono premiati con il prestigioso Compasso d’Oro assegnato dall’ADI, riconoscimento che sottolinea l’eccezionalità e l’influenza duratura del loro lavoro.
Dopo la morte di Bob Noorda nel 2010, l’ATM (Azienda Trasporti Milanesi) ha deciso di riutilizzare il font originale progettato da Noorda per la metropolitana di Milano, ribattezzandolo “Noorda”. Questo omaggio riflette il profondo impatto e la rilevanza del suo contributo al design urbano e alla navigazione cittadina. Oltre alla metropolitana, Noorda ha lasciato il suo segno indelebile anche in altri ambiti, creando marchi e identità visive per aziende rinomate come Coop, Agip, Enel, Ermenegildo Zegna e molti altri. La sua eredità nel mondo del design rimane una fonte di ispirazione per le generazioni successive, evidenziando il potere trasformativo e funzionale del design nel contesto urbano e sociale.